
AREZZO – Troppi pesticidi e agenti chimici nei campi e nelle coltivazioni vicine: Aboca, azienda farmaceutica naturale che produce integratori alimentari, medici e cosmetici, lascia la Valtiberina. La decisione è stata annunciata il 30 novembre da Valentino Mercati, presidente e fondatore del gruppo leader nel settore, con 120 milioni di fatturato previsto per quest’anno. Mercati ha aggiunto anche che la produzione delle materie prime verrà in parte trasferita in Valdichiana, in parte delocalizzata in Marocco. Solo quella relativa alla trasformazione dei prodotti resterà in Valtiberina.
L’annuncio è arrivato durante il convegno “Tabacco e territori biologici tra sviluppo rurale e diritti: la conversione si può… e conviene a tutti” che si è svolto sabato 28 novembre a Città di Castello (Perugia) su iniziativa di Cittadinanza Attiva.
“Siamo circondati da coltivazioni come quella del tabacco ad alto tasso di uso di pesticidi e chimica, incompatibili con le nostre produzioni rigorosamente biologiche”, ha spiegato Mercati, che ha anche lanciato un’accusa: “Le regole ci sono, ma in agricoltura spesso non vengono rispettate, Comuni e Asl non intervengono”.
Già lo scorso agosto il fondatore di Aboca aveva diffidato 40 agricoltori della Valtiberina responsabili di aver sparso veleni chimici in aria. Una diffida caduta nel nulla. Ad ottobre era stato lo stesso Mercati a ritirare le lettere di diffida. Poi, sabato scorso, il colpo di scena, che ha lasciato tutti sbalorditi.
