TOKYO – La Tepco, il gestore dell’impianto nucleare di Fukushima, ha reso noto che dal 5 aprile potrebbe riversare nell’oceano Pacifico 15.000 tonnellate di acqua radioattiva.
Sono dunque falliti i due tentativi di bloccare la fuoriuscita di acqua contaminata da una crepa di 20 centimetri del reattore numero due della centrale. I tecnici giapponesi hanno tentato invano di iniettare del cemento nella fessurazione per otturare la falla dalla quale il liquido continua a riversarsi direttamente nell’oceano.
Ora è stato deciso di iniettare del colorante bianco sulle bolle d’acqua risalenti dal basso per riuscire ad individuare eventuali ulteriori fonti di fuga dell’acqua radioattiva. “Non ci sono state variazioni significative nel volume della fuga. Non siamo riusciti a fermare la fuoriuscita d’acqua”, ha ammesso un portavoce della Tepco.
Intanto radiazioni superiori alla norma sono state rilevate appena fuori dal raggio di 30 km da Fukushima.