Alaska; contrabbando zanne tricheco, uccisi 100 animali

ANCHORAGE (ALASKA), 16 LUG – Due americani si sono detti colpevoli di aver illegalmente acquistato in Alaska e poi contrabbandato le zanne di circa 100 trichechi, per un peso di centinaia di chilogrammi, in quello che la Procura ha definito il piu' grande caso di contrabbando riguardante la fauna selvaggia in Alaska in quasi 20 anni.

I due, insieme a una terza accusata, che dovrebbe comparire in tribunale e dichiararsi colpevole la settimana prossima, erano stati arrestati lo scorso aprile con l'accusa di aver scambiato illegalmente valuta, pistole, sigarette e almeno una motoslitta con circa 500 chilogrammi di zanne di tricheco e altre parti di animali, fra cui crani, ossa e pelli di orsi polari e balene.

Il gruppo li aveva ottenuti commerciando con cacciatori eschimesi Yup'ik di Savoonga, un villaggio su un'isola dello stretto di Bering.

Ai termini della legge federale Usa, solo gli indigeni dell'Alaska possono cacciare trichechi, balene, orsi polari e altri mammiferi marini, e solo in virtu' delle tradizioni alimentari delle tribu'. La legge federale vieta inoltre qualsiasi vendita di parti di mammiferi marini, anche se agli indigeni e' permesso di vendere prodotti artigianali ricavati da parti di animali.

Uno dei tre incriminati, Jesse Leboeuf, si e' dichiarato colpevole per cinque dei 15 capi d'accusa contro di lui, in cambio di un proscioglimento da altri 10 e una condanna a nove anni di carcere seguiti da tre anni di liberta' vigilata. Secondo le imputazioni originali, se fosse stato riconosciuto colpevole, avrebbe rischiato fino a 65 anni di carcere.

Anche Richard Weshenfelder, ha ammesso di aver contribuito alla vendita di zanne di tricheco su Internet, mentre la terza imputata, Loretta Sternbach, dovrebbe dichiararsi colpevole durante un'udienza martedi' prossimo. Come parte del loro accordo giudiziario, la Sternbach e Leboeuf hanno chiesto di potersi sposare prima di essere inviati a scontare la loro pena: i due hanno hanno convissuto per 24 anni, ma solo come coppia sposata avranno il permesso, una volta in prigione, di scambiarsi corrispondenza.

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Emiliano Condò