Sono migliaia le aziende californiane alle quali verrà limitato drasticamente il consumo di acqua. La notizia è giunta venerdì scorso dalla Commissione federale delle acque che si è vista costretta a prendere una decisione a causa dell’ondata di siccità che sta interessando la California. Un provvedimento certamente estremo che vedrà l’interruzione completa delle forniture di acqua per almeno un periodo di due settimane dall’inizio del mese di marzo.
“L’acqua è la nostra vita” ha dichiarato Ryan Jacobsen, direttore esecutivo di una fattoria a Fresno County. Infatti è soprattutto il settore agricolo a risentire maggiormente della penuria di acqua: si stima che le perdite economiche si aggirino intorno ad 1,15 miliardi di dollari con la conseguente diminuzione di posti di lavoro.
La California, con i suoi 23 milioni di abitanti e i suoi 755 mila ettari di terre agricole, si vede costretta ad attuare delle politiche che mirino all’uso razionale delle risorse idriche. Nelle città californiane verranno avviati programmi di sensibilizzazione e ai cittadini residenti verrà richiesto, durante i mesi estivi, di ridurre i loro consumi di acqua del 20%. Una riduzione che non inciderà comunque sulla salute e sulla sicurezza dello Stato.
“L’acqua è un bene prezioso” spiega Lester Snow, direttore del California Department of Water Resources. La parola “acqua” è così strettamente correlata alla parola “crisi”: la siccità infatti provocherà ingenti conseguenze economiche se non verranno realizzati progetti per ridurre il consumo delle risorse idriche.