ROMA – Nuvole artificiali contro il surriscaldamento globale, super semi per aumentare il rendimento delle coltivazioni e fermare la deforestazione, sistemi d’allarme per prepararsi ai disastri naturali: sono alcuni dei progetti concreti per salvaguardare l‘ambiente lanciati in occasione del World Environment Day delle Nazioni Unite
Per fare tutto questo, e altro ancora, naturalmente servono soldi. Per l’esattezza 75 miliardi di dollari in quattro anni. Tutti questi soldi verrebbero così usati: sei miliardi per i progetti di micronutrizione e interventi contro la malaria, la tubercolosi e i vermi nei bambini; due miliardi per la ricerca di modi con cui incrementare le coltivazioni e quindi fermare la deforestazione; un miliardo per creare dei sistemi d’allarme contro i disastri naturali; un miliardo per la ricerca contro il surriscaldamento globale; progetti vari di educazione e sanità.
Gli scienziati chiamati a formulare questi progetti dal Copenhagen Consensus dell’ambientalista Bjørn Lomborg sottolineano che il surriscaldamento globale non è il maggiore pericolo per il nostro pianeta. Lo sono di più i fattori climatici esterni, come l’inquinamento dell’aria e dell‘acqua.