BOLZANO – Una volpe morta per avere infilato il muso in una lattina dalla quale non riesce più a sfilarsi, un capriolo con le zampe impigliate in un cavo di plastica morto d'inedia in una radura: i rifiuti che l'uomo abbandona nella natura possono essere un pericolo mortale.
La denuncia viene dall'Associazione dei cacciatori altoatesini che ha diffuso una serie di immagini-shock sui rischi per gli animali costituiti dai resti gettati via dall'uomo.
E non sono solo i rifiuti ad uccidere o a procurare lesioni il più delle volte definitive: i responsabili del Centro recupero avifauna di Castel Tirolo nel Meranese ogni anno si trovano a dover curare 200 rapaci ustionati nell'impatto con i cavi dell'alta tensione oppure rimasti impigliati nelle funi dei gradi impianti per la coltura intensiva delle mele.
Al centro dell'accusa anche le grandi superfici vetrate delle case: vi sono uccelli che non le vedono e che vi si vanno a schiantare, spesso con esito mortale.
