Gli animali, gravemente maltrattati, viaggiavano segregati in pacchi asfittici, immobilizzati con zampe e code avvolte con nastro adesivo da imballaggio per arrivare a destinazione senza problemi. L’operazione è partita dal sequestro di due pacchi postali presso la dogana di Santa Teresa di Gallura che contenevano oltre una dozzina di tartarughe mediterranee appartenenti a varie specie tutelate dalla Convenzione di Washington.
E’ scattata quindi un’attività di intelligence che ha portato all’esecuzione di perquisizioni domiciliari in diverse città italiane come Palermo, Benevento, Siena e Como e al sequestro di altri esemplari. Quello che ne è emerso è un vasto traffico commerciale che, servendosi anche della rete internet, riesce a fruttare centinaia di migliaia di euro l’anno.
Un vero proprio e-commerce illegale di animali e piante che, sfuggendo facilmente ai controlli, trascura aspetti fondamentali come l’osservanza del benessere animale, delle norme veterinarie e sanitarie e ignora il divieto di commercio di specie in via d’estinzione.