«Il blocco in Val Padana è inutile, ci sono tanti modi per educare i cittadini al rispetto dell’ambiente, piuttosto che fermare il traffico per poche ore». Sono dichiarazioni del primo cittadino di Segrate, ma rispecchiano l’opinione della quasi totalità dei sindaci dell’hinterland milanese. Finora solo due comuni su 134, Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni, hanno aderito all’iniziativa lanciata dai sindaci di Milano e Torino di blocco del traffico programmato per domenica 28 febbraio in tutta la Val Padana.
A renderlo noto è stato l’assessore provinciale Giovanni De Nicola, che ha tenuto un tavolo di coordinamento dell’hinterland dedicato allo smog, al quale hanno preso parte una settantina di amministratori del Milanese. «A quel che ci risulta – ha affermato De Nicola – sono solo due i sindaci che hanno dimostrato la propria disponibilità al blocco di domenica, fermo restando comunque la forte perplessità a misure di questo tipo». Lo stesso De Nicola non ha nascosto i suoi personali dubbi all’idea del blocco del traffico. «Noi non siamo stati coinvolti in questa scelta – ha osservato l’assessore – il blocco sicuramente non crea danni all’ambiente ma resta la mia totale perplessità sulla sua reale efficacia».
Letizia Moratti e Sergio Chiamparino hanno subito quindi una clamorosa sconfessione pubblica del loro progetto: istituire una giornata senza macchine e senza smog per ripulire l’aria inquinata. Una proposta bipartisan che deve scontrarsi con la volontà dei piccoli comuni, atterriti dall’idea di una interruzione totale della mobilità.