
ROMA – Sabato 31 gennaio ultimo giorno di caccia: la stagione venatoria 2014/15 si chiude. Con il solito tragico bilancio delle vittime: 22 morti e 66 feriti umani. Senza considerare volpi, nutrie, piccioni ecc. A fare il conto è la Lav (Lega antivivisezione) che riporta i dati dell’Associazione vittime della caccia. Mentre secondo l‘Enpa (Ente nazionale protezione animali) questi quattro mesi sono stati “all’insegna delle procedure d’infrazione dell’Unione Europea per i continui abusi commessi da regioni troppo permissive”.
Massimo Vitturi, responsabile Lav settore caccia, osserva che
“è il solito tragico bilancio: un’assurda carneficina, una strage di animali, danni incalcolabili all’ambiente, vittime tra i cacciatori e tra la gente comune”.
E aggiunge che comunque
“la caccia non si ferma mai: non c’è pace per gli animali selvatici che, complici i numerosi piani di abbattimento, di volta in volta disposti da Regioni e Province, continuano ad essere uccisi per tutto il corso dell’anno”.
Tra le specie più colpite, spiega, le volpi con i loro cuccioli, le nutrie, i daini, i caprioli e i colombi. L’Enpa rileva che è stato
“un anno difficile per i cacciatori, che hanno dovuto fare i conti con la procedura d’infrazione inviata dall’Ue all’Italia – con cui si chiede l’abolizione dei richiami vivi nella caccia ed a cui il governo non ha ancora adeguatamente posto rimedio”.
Il governo, aggiunge,
“si è visto obbligato a intervenire per fermare la caccia ad alcune specie migratorie che in alcune regioni, contro ogni parere e documento scientifico, e in palese violazione delle direttive, finivano vittime degli spari sparate durante la migrazione pre nunziale”.
L’Esecutivo ha emanato un decreto per interrompere la caccia a tordo bottaccio, cesena e beccaccia a partire dal 20 gennaio ma qualche Regione sta pensando di fare ricorso.
Gli italiani, il 78,8% dei quali è contrario alla caccia (Rapporto Italia 2015), conclude l’Enpa,
“condannano duramente non solo lo sterminio di decine di milioni di animali ma anche i casi di abbandono dei cani da caccia”.
