Condizionatore sì, condizionatore no: questo il dilemma di ogni estate, soprattutto se caratterizzata da ondate di calore come quelle di questo luglio. Il refrigerio che si prova grazie all’aria condizionata aiuta a superare il disagio, ma che però comporta il rischio di malanni e disagi di altro tipo.
Il decalogo di consigli per affrontare l’ondata di calore consiglia di utilizzare i condizionatori con cautela, in ogni caso di regolarli su una temperatura tra i 24 e i 26 gradi e di orientare il ventilatore direttamente sulle persone. Attenzioni e cautele che diventano ancor più importanti quando ci sono dei bimbi.
”In presenza di bambini l’aria condizionata va utilizzata con moderazione, ma quando ci troviamo in compagnia di piccoli fino a 2 anni allora sarebbe meglio farne a meno”. E’ infatti l’avvertimento di Pasquale Di Pietro, ex presidente della Società italiana di Pediatria e direttore del dipartimento di emergenza del Gaslini.
”Va usata con cautela, mai al massimo e soprattutto non a tutte le ore – spiega – altrimenti i bambini più piccoli potrebbero risentirne. La soluzione migliore sarebbe quella di farne a meno o, se proprio necessario, di usare il deumidificatore, che rende il tasso di umidita’ certamente piu’ tollerabile”.
Tra le altre accortezze da seguire, aggiunge, quella di ”rinfrescare gli ambienti, di evitare improvvisi sbalzi di temperatura e correnti d’aria e di ricordarsi di pulire spesso il filtro dell’aria”. Di Pietro ricorda poi come quest’anno ci sia stato un aumento di problemi legati alle vie respiratorie per i bambini.
”E’ un’impressione – specifica – perché i dati arriveranno più avanti, ma certo quest’anno i Pronto Soccorso hanno lavorato molto, più del solito. Ma i problemi alle vie respiratorie non sono tanto legati all’utilizzo dei condizionatori, quanto ai frequenti sbalzi di temperatura caldo-freddo a cui abbiamo assistito in questi primi 6 mesi dell’anno”.