ROMA – Tante case e capannoni da formare una città come Montreal: sono quelli che in Italia restano sfitti. Ma senza fermare le ruspe dal costruirne di nuovi. In tutto, scrive il Corriere della Sera, sono due milioni le abitazioni e i capannoni vuoti, anche se si tratta di stime, visto che non esistono dati ufficiali.
Il Forum Salviamo il paesaggio, nato lo scorso ottobre, sta promuovendo un censimento del patrimonio edilizio costruito e mai usato. I settanta comitati che fanno parte del Forum stanno inviando ai sindaci degli 8101 Comuni italiani una tabella da compilare per restituire una fotografia del loro territorio, con dettagli soprattutto sul suolo già utilizzato e su quello potenzialmente utilizzabile.
L’obiettivo del Forum, scrive il Corriere della Sera, è quello di fermare l’edificazione e lo sfruttamento del suolo in Italia. I comitati del Forum chiedono anche ai sindaci di non dare il via libera a nuove edificazioni su aree libere prima di aver compilato il censimento.
In base al dossier Terra pubblicato ad Fai e Wwf, se il trend attuale non verrà cambiato il consumo di suolo italiano arriverà nei prossimi vent’anni a 75 ettari al giorno.
Secondo il consigliere regionale del Pd della Lombardia Francesco Prina “I nuovi piani di governo del territorio approvati dai Comuni lombardi prevedono altri dieci milioni di abitanti, mentre la superficie agricola utile perde 60mial ettari ogni dieci anni.
Il Pd, scrive il Corriere, propone ce “gli oneri di urbanizzazione non siano più utilizzati per le spese correnti dei bilanci comunali. Va introdotto l’obbligo del riuso delle aree dismesse.
L’aumento dell’urbanizzazione è un fenomeno che riguarda l’intera Europa: entro il 2020, scrive il Corriere, circa l’80 per cento dei cittadini dell’Unione Europea vivrà in aree urbane. Un’espansione dovuta non all’aumento della popolazione, ma al cambiamento degli stili di vita e di consumo, spiegano dall’Agenzia europea dell’Ambiente.
A farne le spese sono soprattutto le zone costiere del Mediterraneo, che pullulano di seconde case. Per questo, dicono da Bruxelles, “occorre una riforma che porti verso una tassazione sull’inquinamento e sull’uso inefficiente del suolo, dei materiali e dell’energia” e “un approccio definito per dare una forma allo sviluppo urbano in Europa”.
