Una volta letto queso articolo è probabile chei nostri pendolari blocati nel traffico nelle ore di punta si lamenteranno un pò meno. Sulla Autostrada Nazionale 110 che collega Pechino al Tibet da dieci giorni c’e’ un ingorgo di traffico lungo 100 chilometri che è la più vivida rappresentazione dell’inferno in terra.
L’ingorgo è cominciato il 14 agosto a causa di un affollamento di camion che si dirigevano verso la capitale. Il problema si è aggravato cinque giorni dopo quando un’azienda edile ha cominciato i suoi lavori, ha detto al giornale Global Times un portavoce dell’Ufficio Gestione del Traffico di Pechino. Il tutto aggravato da piccoli incidenti o automobili in panne.
La stampa di regime riferisce che gli automobilisti di Pechino sono abituati a situazioni del genere, avendole già affrontate nel mese di luglio. Ma questa volta, dicono i giornali, dovranno essere un pò più pazienti perche i lavori dell’azienda edile non finiranno che a metà settembre.
Ad essere contenti del gigantesco ingorgo sono i resdenti negli edifici lungo l’expressway, che hanno subito trovato il modo di sfruttare la situazione collocandosi ai lati della strada con banchi e banchetti di cibo e bevande. Ma molti automobilisti bloccati si sono lamentati che i prezzi sono oltraggiosi. Una ciotola di vermicelli bolliti costa quattro volte più che a Pechino.