Città più inquinate d’Europa: ci sono 4 italiane in top ten. Si tratta di Cremona, Vicenza, Brescia e Pavia. Sono nella fascia in cui la qualità dell’aria è considerata molto scarsa.
Cremona e Vicenza sono tra le cinque città europee con i più alti livelli di inquinamento da particolato sottile (PM2.5). Ma in top ten ci sono anche Brescia e Pavia. I dati, che si riferiscono a una media tra emissioni certificate dalle centraline Ue nel 2019 e stime 2020, emergono dalla consultazione del nuovo visualizzatore della qualità dell’aria delle città europee varato dall’Agenzia europea dell’ambiente (Eea).
Ultima per la qualità dell’aria è Nowy Sacz (Polonia), al 323esimo posto. Cremona è al 322, Slavonski Brod (Croazia) al 321esimo e Vicenza al 320esimo. Sassari è la città italiana che si piazza meglio, al 14esimo posto. Brescia è la nona città più inquinata, mentre Pavia è la decima.
Tra le altre città italiane, a Milano (nella foto) la concentrazione misurata da Aea è 20,1 e a Roma 12,9. Per quanto riguarda le migliori città d’Europa, al primo posto c’è Umeå (Svezia, 3,7). Seguono Tampere (Finlandia, 3,8), Funchal (Portogallo, 4,2), Tallin (Estonia, 4,4) e Bergen (Norvegia, 4,6)
Il lockdown non ha migliorato di molto la situazione nelle città europee “perché ha avuto un impatto significativo sul biossido di azoto causato dal traffico – spiega Catherine Ganzleben dell’Agenzia europea dell’ambiente – molto meno sul PM2.5”.
Le aree con più alti livelli di inquinamento da particolato, nota l’esperta, si spiegano “con l’utilizzo del riscaldamento a carbone in Polonia e, per la Pianura padana, con la concentrazione dell’industria e con ragioni geografiche, nel senso che le Alpi fanno da cintura che impedisce la dispersione degli inquinanti”. Sebbene vi sia stato un netto miglioramento della situazione negli ultimi dieci anni, spiega una nota Eea, l’esposizione al particolato fine ha causato circa 417.000 morti premature in 41 paesi europei nel 2018.