La ricerca analizza i dati sulle performance e le politiche ambientali delle 30 più importanti città europee di altrettanti Paesi. La classifica finale di quelle più ecosostenibili è il risultato della comparazione dei risultati ottenuti in otto diverse categorie: livello emissioni CO2, energia, edifici, trasporti, acqua, rifiuti e uso del terreno, qualità dell’aria e governance ambientale.
L’Italia è rappresentata da Roma, che nella lista generale si piazza al quattordicesimo posto con un punteggio di 62,58 su 100. Un buon risultato, condizionato da una struttura climatica e urbanistica unica che ostacola la circolazione e la modernizzazione dei trasporti. Ciò nonostante in numerose categorie la città eterna ottiene ottimi risultati. Bene, la capitale, per quanto riguarda le emissioni di CO2, dove si posiziona settima assoluta con emissioni pari a 3,5 tonnellate pro capite.
Settima anche in campo energetico dopo le oasi verdi scandinave (Oslo, Copenhagen e Stoccolma) ma davanti a Berlino, Londra, Parigi. E addirittura scalando in quarta posizione nella sotto-categoria dei consumi di energia rinnovabile, che a Roma incidono per circa il 19% del fabbisogno energetico complessivo.
Sul fronte trasporti, nonostante l’alto tasso di possesso di auto (70 ogni 100 abitanti la città per un totale di quasi 3 milioni di auto nel 2008) la percentuale di persone che vanno a piedi, in bici o in bus a Roma è stimata al 44%, superiore alla media delle altre 30 città. In generale sono stati i centri scandinavi a ottenere risultati migliori. Un percorso iniziato da anni che si riflette in obiettivi ambiziosi. Copenhagen, ad esempio, mira a essere carbon free nel 2025.