
L’ultima crociata di James Cameron, il regista del film campione di incassi Avatar (2,7 miliardi di dollari) e fervido abientalista è fermare la costruzione dell’enorme diga di Belo Monte in Brasile.
Recentemente, riferisce il New York Times, il regista 55enne ha visitato i territori che circondano la città di Altamira, in Amazzonia, per conoscere gli indigeni che da anni ormai lottano contro la costruzione di quella che dovrebbe diventare la terza diga più grande del mondo.
Secondo gli ambientalisti questa imponente diga, ideata per produrre energia idroelettrica, bloccherebbe il fiume Xingu, uno dei maggiori affluenti del Rio delle Amazzoni e costringerebbe circa 12.000 indigeni ad abbandonare le proprie terre.
Il progetto, che costerà 17 miliardi di dollari, dovrebbe essere terminato entro il 2014. La diga provocherà l’allagamento di centinaia di migliaia di km quadrati di territorio amazzonico distruggendo l’habitat naturale di tantissime tribù locali.
Cameron ha conosciuto la storia della diga lo scorso febbraio dopo che alcune organizzazioni ambientaliste l’hanno contattato per mostrargli «il vero mondo di Pandora presente sul nostro pianeta» (in Avatar Pandora è un mondo primordiale minacciato da una compagnia interplanetaria terrestre che intende sfruttare i suoi giacimenti minerari). Adesso il regista canadese non solo vuole usare questa storia per il sequel del suo film, ma intende promuovere una vera e propria battaglia ambientalista per salvare il territorio.
Il regista sostiene di aver scritto una lettera al presidente del Brasile, Lula Da Silva, nella quale lo prega di riconsiderare il progetto e di ascoltare i popoli di queste terre.
Il prossimo 20 aprile il governo brasiliano ha organizzato l’asta per assegnare gli appalti del progetto: «La diga è il miglior esempio di ciò che abbiamo tentato di raccontare in Avatar, la visione della civiltà tecnologica che minaccia le culture e le popolazioni che vivono nel mondo naturale – ha dichiarato il regista al New York Times – il mondo civilizzato si spinge molto lentamente nella foresta e distrugge una civiltà ».
Cameron ha incontrato i leader delle 13 tribù di questi luoghi e dopo averli lodati per la loro unità nella lotta, li ha invitati a non dividersi e a non farsi ingannare dalle promesse del governo: «Queste persone realmente vogliono che io faccia qualcosa per aiutarli. Noi tutti dobbiamo cercare di fermare questo progetto. Il loro stile di vita, la loro civiltà può sopravvivere solo se si ferma la diga».
