L’inquinamento coinvolge ormai l’intero pianeta, ma sono 15 le località si aggiudicano la “maglia nera” di “luoghi più tossici” del mondo, dove è decisamente sconsigliato andare ad abitare, da Chernobyl alla città cinese di Linfen. La lista è stilata dal sito Mother nature network.
I criteri sono i più vari, riguardano oltre all’inquinamento dell’aria, la presenza di scorie radioattive, la deforestazione e l’accumulo di spazzatura. Nella lista, che non fornisce una classifica, figura, come era facile prevedere Chernobyl, la città ucraina teatro del più grave disastro nucleare della storia (1986) e ancora abitata da 14.000 persone malgrado l’altissimo livello di radioattività.
Viene poi citata appunto Linfen, che si trova nella regione dello Shanxi meridionale, ovvero nella cosiddetta cintura carbonifera della Cina: la sua aria è considerata addirittura la più inquinata del mondo. Seguono l’isola di spazzatura galleggiante, creata della corrente ‘Vortice del Nord Pacifico’, la cui superficie è circa cinque volte quella dell’Italia, e le colline di Kabwe, in Zambia, formate da scorie prodotte dalle miniere di piombo e cadmio della zona, e dove i bambini respirano un’aria contaminata 10 volte di più del massimo consentito dal limite di sopravvivenza. Sono infine citati luoghi in Brasile, Perù, Haiti; si aggiudica un posto nella lista anche lo spazio, a causa dell’ enorme quantità di rottami di satelliti.