NelleĀ ore precedenti l’esplosione nel Golfo del Messico della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon vi furono seri avvertimenti che qualcosa di terribile stava avendo luogo nel pozzo, secondo una commissione congressuale che ĆØ stata informata sulla dinamica dell’incidente da funzionari della Bp, a quanto riferisce il New York Times.
Tra i segnali di pericolo, afferma un rapporto della commissione, vi furono svariate indicazioni da parte dell’equipaggiamento che gas era penetrato nel pozzo, segno che unesplosione avrebbe potuto avvenire.
Gli inquirenti hanno anche accertato l’esistenza di ”altri avvenimenti nelle 24 ore precedenti l’esplosione che devono essere investigati”, inclusa la decisione critica di sostitiuire con acqua nel tubo il materiale fangoso proveniente del fondo marino, anche in questo caso aumentando le possibilitĆ di una esplosione.
Sebbene unilaterale, il resoconto fornito dalla BP renderĆ più facile per gli inquirenti federali accertare definitivamente chi ĆØ responsabile dell’incidente. Alcuni dei sopravvisuti all’esplosione – che ha causato la morte di 11 persone – inclusi dirigenti della BP e della Transocean, proprietaria della piattaforma, forniranno la loro versione dei fatti mercoledi nel corso di udienze in Louisiana organizzate dalla Guardia Costiera e dall’agenzia federale Minerals Management Service.
Le informazioni rese dalla BP al comitato congressuale cominciano a delineare il quadro di una complessa operazione andata male proprio mentre stava per essere terminata. I giornali di bordo della Deepwater Horizon indicano che poco dopo la mezzanotte del 20 aprile, giorno dell’esplosione, gli addetti rivolsero la loro attenzione all’otturazione ed al sigillo temporaneo del pozzo in maniera che la piattaforma potesse disconnettersi e cominciare un altro lavoro.
Per fornire le opere di cementazione la BP si era rivolta alla Halliburton, che per settimane aveva cementato al suo posto ciascun nuovo segmento del pozzo. La Halliburton era anche responsabile della chiusura ermetica. Sulla questione della cementazione sia la BP che gli inquirenti congressuali esprimono dubbi, affermando che la chiusura ermetica potrebbere essere stata difettosa e non in grado di impedire al gas di penetrare nel pozzo.
La BP su questo punto ha dichiarato che la cementazione impiegò più tempo del previsto, esprimendo la preoccupazione che la qualità del cemento potrebbe essere stata rovinata dalla contaminazione col fango.
Le indagini svolte dalla BP, secondo il documento rilasciato dall commissione congressuale, indicano che potrebbero esserci stati problemi anche con il blowout preventer – la serie di strumenti sul fondo marino che chiude il pozzo in una emergenza – almeno cinque ore primaĀ dell’esplosione. E stato infatti accertata una forte caduta dei livelli di fluidi nel tubo che connette il pozzo alla piattaforma, segno che uno dei sigilli perdeva.
Un’altra informazione nel documento della commissione congressuale riguarda anch’essa il cemento. Due ore prima dell’esplosione un test sulla pressione fu eseguito scorrettamente.Ā Il test fu ripetuto e furono riscontrate ”anormalitĆ ”, che – secondo la BP – gli addetti ai lavori potrebbero aver ignorato compiendo così ”un errore fondamentale”.
A quel punto fu presa la decisione di ripulire il fango accumulatosi con la perforazione, un misto di argilla, acqua e minerali usato per mantenere bassa la pressione del possente getto di petrolio e gas che cercava di fuoriuscire. ”Una operazione – ha dichiarato Philip Johnson, docente di ingegneria all’University of Alabama – abbastanza praticataĀ in condizioni normali, ma che senza un accurato test della pressione ĆØ molto azzardato eseguire”.
Nelle ultime ore precedenti l’esplosione, dopo che l’equipaggio aveva cominciatoa raccogliereĀ il fango, vi furono altri segnali secondo cui il poszzo stava andando fuori controllo. Tra essi un forte incremento del fluido proveniente dal pozzo, anche quando le pompe erano chiuse, ovvero l’indicaziome di un ”kick”, un violento aumento della pressione di petrolio e gas in fondo al pozzo.
Se non controllato, un simile”kick” può produrre una totale esplosione, esattamente quello che ĆØ successo alla Deepwater Horizon alle 21,49 (locali) del 20 aprile.
