Il salento sfregiato dai rifiuti, le perle del turismo di Porto Cesareo e San Foca nel degrado. Il forte rallentamento dello smaltimento dei rifiuti negli impianti di Cavallino sta provocando infatti seri disagi a Lecce ed al Salento e rischia di causare gravissimi danni di immagine per il turismo, come è avvenuto negli ultimi tempi a Palermo e Napoli.
Lunedì mattina i camion hanno cominciato a scaricare i primi rifiuti ma per tornare alla normalità ci vogliono giorni. E purtroppo l’emergenza si potrebbe riproporre in qualsiasi momento perchè nel Salento, con la presenza dei turisti, c’è un incremento almeno del 30 per cento di produzione della spazzatura.
Turisti e cittadini si sono svegliati lunedì con la spazzatura un po’ dovunque. «Abbiamo avuto segnalazioni – spiega Fernando Bonocuore, dirigente dell’Ufficio Ambiente del Comune e dell’ufficio unico dell’Ato 1 – oltre che da Lecce e dalle sue marine anche da Melendugno, San Foca, Porto Cesareo, Vernole e Salice. Eppure i 27 Comuni dell’Ato 1 pagano per il servizio ben 120 euro tonnellata più l’Iva».
La tariffa riguarda l’utilizzazione di biotunnel e Cdr, a Cavallino c’è anche una discarica di soccorso che sarà utilizzata solo se ci dovesse essere una crisi come quella che ha sommerso Napoli due anni fa o Palermo nelle settimane scorse.