Bonifiche delle discariche nel Milanese, l’assessore di Pioltello: “La Regione avrebbe pagato Grossi nonostante le inadempienze. Decisivo il nostro no”

«Fosse stato per la Regione, avremmo risarcito l’imprenditore nonostante la sua inadempienza nella bonifica: noi, come Comune, ci siamo opposti e per fortuna lui non ha avuto niente». Così parla Giorgio Fallini, assessore all’ecologia del comune di Pioltello, in un’intervista rilasciata a Blitz. Fallini non ci sta: l’Italia rischia una sanzione europea di circa 220.000 euro al giorno dal prossimo 1° gennaio, ma «la colpa non è certo di chi alla fine si trova a dover risolvere i problemi».

Il motivo della misura dell’Ue riguarda la mancata applicazione di una sentenza del 2004 della Corte di giustizia europea sulla bonifica di alcune discariche a Pioltello-Rodano, nei dintorni di Milano per cui era stato incaricata la Tr Estate 2 di Giuseppe Grossi, chiamato in Lombardia il “Re delle bonifiche”. La Commissione chiederà l’applicazione della sanzione perché a distanza di sei anni dalla sentenza solo una delle tre discariche, è stata dismessa mentre le altre due non sono ancora state bonificate.

L’area in questione si estende su circa 300mila metri quadrati sotto i quali sembra ci siano oltre 280mila tonnellate di rifiuti industriali ancora da smaltire. «La discarica C è stata bonificata nell’estate del 2009 – prosegue Fallini – la discarica B è a buon punto: finora sono state smaltite 60mila tonnellate di scorie su 80mila. Invece la discarica A (la più grande, circa 200mila tonnellate) è solo all’inizio: la previsione del commissario governativo è di chiudere l’operazione tra febbraio e marzo prossimo». Quando sarà ormai troppo tardi, «ma noi speriamo che ci accordino una proroga».

La colpa di questo salato disastro ambientale sarebbe dell’ex Sisal, che aveva costruito nell’area un polo chimico poi chiuso nel 2001.«Sa che ha fatto? La società promise di occuparsi della bonifica in modo da non rispondere dei danni chiesti dalla Regione. Poi è fallita e non ha versato un euro». Uscita di scena l’ex Sisal, l’area da bonificare passa in gestione alla “Tr Estate 2” di Grossi. Travolto dagli scandali giudiziari, ad oggi l’imprenditore non solo è stato inadempiente circa l’accordo di programma siglato con Regione Lombardia e Comune di Pioltello, ma ha chiesto anche i danni per i soldi spesi.

«Questo è stato troppo: Grossi non solo non ha fatto il suo, ma voleva anche il rimborso. E se non ci fossimo opposti la Regione glielo avrebbe concesso». Oggi l’area rimane proprietà di Grossi e i costi delle bonifiche ammontano ancora a circa 37 milioni di euro. Soldi che saranno pagati dallo Stato. «Dopo lo smaltimento dei rifiuti pericolosi, c’è la bonifica industriale e quella vale almeno altri 30 milioni. Abbiamo proposto alla Regione di anticiparli, poi noi lottizzeremmo i 300mila metri quadrati per poi rivenderli e ricavare all’incirca 50 milioni con cui rimborsare la regione Lombardia».

La risposta della Regione, conclude Fallini, è stata: «Pensateci voi ad anticipare i soldi. Ma noi non abbiamo risorse sufficienti». E in tutto ciò, mentre il tempo passa, si avvicina la scadenza del 31 dicembre 2010: se non sarà tutto risolto entro il 1° gennaio, ogni mese di ritardo costerà all’Italia circa 7 milioni di euro.

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Marco Benedetto