GENOVA – Dopo l’invasione di cimici nel Nord Est, è infestazione di mosche a Genova. Colpa, ancora una volta, del disordine climatico: con il caldo fuori stagione, protrattosi fino ai primi di ottobre e con l’arrivo dell’autunno, si sono venute a creare le condizioni ideali per la sopravvivenza degli insetti e relativa moltiplicazione.
Valter Raineri, naturalista del nucleo biodiversità Arpal, spiega al Secolo XIX:
“Condizioni di temperatura e umidità adeguate hanno consentito, nelle ultime settimane, agli insetti volanti di prosperare meglio che in altri anni. Mosche e zanzare, poi, in questi giorni si “accorgono” che le giornate si accorciano e che le temperature comunque si abbassano, e quindi entrano in una sorta di “frenesia” riproduttiva, il che le rende più presenti e fastidiose del solito”.
Così anche Emilio Guerrieri, primo ricercatore dell’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante dell’Università di Napoli, che aggiunge:
“Mosche e zanzare depongono uova ovunque ci sia una temperatura adatta – 20-25 gradi – e con buone condizioni di umidità. Normalmente, ai primi freddi questa proliferazione si ferma. Ma quest’anno non è ancora così”.
In pratica, con il caldo torrido, gli insetti vanno in una specie di letargo al contrario: sono poco attivi. Con i primi freddi invece iniziano a deporre uova freneticamente.