Fango tossico, l’Ungheria chiede aiuto alla protezione civile dell’Ue

Per salvare il Danubio dalla marea di fango rosso fuoriuscita a causa di un grave incidente industriale, l’Ungheria ha chiesto ufficialmente l’aiuto della protezione civile dell’Unione europea. La commissaria Ue agli aiuti d’urgenza Kristalina Georgieva ha rivolto un appello a tutti gli stati membri a ”rispondere con generosità” alla richiesta dell’Ungheria.

Al meccanismo europeo di protezione civile partecipano 31 Paesi, i 27 della Ue più Croazia, Islanda, Liechtenstein e Norvegia. Il suo scopo è di facilitare la cooperazione in materia di reazione alle catastrofi con la messa in comune di risorse e aiuti con il coordinamento della Commissione Ue.

Il sottosegretario all’ambiente dell’Ungheria, Zoltan Illes, ha confermato stamattina che Budapest ha chiesto a Bruxelles l’aiuto dell’Unione europea per la bonifica dei danni causati dal disastro ecologico di fango rosso. ”Abbiamo bisogno urgente di esperti, 3-5 persone competenti nel trattamento del fango tossico, nella riparazione dei danni ambientali causati dalla sostanza alcalina, nella bonifica dei terreni”, ha detto.

L’aiuto eventualmente accordato dall’Ue, ha spiegato Illes, sarà a carico dell’Ungheria. Il Centro di monitoraggio ed informazione (Mic) della protezione civile europea è in contatto costante con le autorità ungheresi dal momento del disastro.

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Maria Elena Perrero