La società Mal pagherà il disastro ambientale che ha causato nella parte occidentale dell’Ungheria. La società responsabile della fuoriuscita di fanghi tossici rossi avvenuta lo scorso 4 ottobre si è detta pronta a pagare agli8 abitanti delle zone colpite 1miliardo e mezzo di fiorini di indennizzo, all’incirca 5 milioni e mezzo di euro.
Il risarcimento dovrebbe avvenire in cinque anni, in rate di 300 milioni l’anno.
Inizialmente la Mal aveva proposto risarcimenti complessivo per 30 milioni di fiorini (110.000 euro), ma le famiglie colpite hanno protestato, giudicando la somma solo un’elemosina.
”La responsabilità del disastro non è ancora accertata giuridicamente, ma le tragedie umane necessitano un rimedio, e non c’è altro modo che pagare un indennizzo consistente”, ha detto il presidente della Mal, Lajos Tolnay.
Tolnay ha precisato che il fango rosso che si produrrà durante la lavorazione dell’allumina sarà decantato in un altro deposito, più sicuro di quello accidentato.
Nel frattempo, dal 15 ottobre, l’impianto ha ripreso la produzione. Nei due comuni più colpiti, Kolontar e Devecser, continua intanto l’opera di pulizia e demolizione delle case danneggiate.
A Devecser circa 100 case e a Kolontar circa 30 saranno completamente demolite e i proprietari sistemati in alloggi offerti dallo Stato. Un terzo circa degli abitanti di Kolontar non vuole ritornare nel Paese temendo nuovi disastri in futuro e rischi alla salute, causati dalle polveri di fango tossico, nel frattempo seccatosi, ritenuto cancerogeno. Al momento comunque l’emergenza ambientale risulta sotto controllo.