Fukushima, ecosistema marino a rischio

TOKYO – L'ecosistema marino nelle acque intorno alla centrale nucleare di Fukushima e' in serio pericolo a causa delle sostanze radioattive fuoriuscite dall'impianto, con alghe, pesci e frutti di mare che registrano livelli di contaminazione anche 50 volte superiori ai limiti di legge. E' quanto sostiene l'associazione ambientalista Greenpeace, che oggi ha presentato a Tokyo i risultati di analisi indipendenti condotte all'inizio del mese sulla costa e nelle acque al largo della baia di Fukushima, raccogliendo campioni che sono stati analizzati in due laboratori in Francia e Belgio. I dati mostrano concentrazioni massicce di sostanze radioattive in diverse specie marine: il cesio e' stato rilevato al livello di 740 becquerel/kg nelle ostriche, 857 in un tipo di pesce simile al nasello, 1.285 nei cetrioli di mare e 1.640 nel Sargasso, un particolare genere di alga, dove e' emersa inoltre la presenza di iodio in concentrazione di 127.000 becquerel/kg. Particolarmente preoccupante, secondo il gruppo antinucleare, e' il ritrovamento di iodio radioattivo, isotopo che ha tempi di dimezzamento molto piu' breve del cesio (8 giorni contro 2 anni o piu'), a possibile indicazione che le perdite di materiale tossico dalla centrale di Fukushima non sono ancora cessate. ''E' una situazione che mette in serio pericolo anche la sicurezza alimentare e la ripresa del settore pesca – commenta dal sito di Greenpeace Japan, Wakao Hanaoka, responsabile per l'ecosistema marino dell'associazione ambientalista. I risultati sono stati inviati direttamente all'attenzione del premier nipponico, Naoto Kan, con la richiesta di agire ''al piu' presto'' per affrontare la crisi seguendo 5 punti guida. Innanzitutto, lo stop ai rilasci intenzionali di acqua radioattiva in mare, i controlli precisi e trasparenti delle perdite in corso e analisi approfondite e imparziali sulla situazione del mare e del suo ecosistema. La pesca e la vendita dei prodotti ittici, inoltre, devono essere sospesi fino a quando non ne sara' confermata la sicurezza per i consumatori e i produttori, ai quali dovranno essere riconosciuti risarcimenti da chiedere alla Tepco, gestore della centrale in avaria.

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