LONDRA, GRAN BRETAGNA – Il microchip di identificazione potrebbe presto diventare obbligatorio per tutti i cani della Gran Bretagna in modo da stabilire un chiaro legame tra animale e padrone. La misura è valutata dal governo britannico che, tramite il sottosegretario all’ambiente Lord Taylor di Holbeach, ha promesso un intervento in tempi brevi sulla questione.
“Siamo sul punto di finalizzare un pacchetto di interventi per affrontare il problema dei padroni irresponsabili. L’uso dei microchip potrebbe essere parte della soluzione per risolvere questa situazione sempre più incresciosa”. La pressione sul governo è aumentata anche a causa di un recente fatto di cronaca in cui un cane randagio ha attaccato e ucciso una ragazzina di 11 anni in un parco in Inghilterra.
La RSPCA, la lega per la protezione degli animali britannica, ha chiesto che l’uso dei microchip sia reso obbligatorio. Il cambio di passo è avvenuto proprio per porre un argine alla diffusione delle razze pericolose usate come ‘armi’, tipo pit-bull, o oggetti di status symbol. Nella maggior parte dei casi sono proprio questi animali a non possedere il microchip. Parallelamente verrà affrontato il problema dei randagi. Stando a Lord Taylor nella sola Inghilterra sono 125mila (6mila vengono abbattuti ogni anno) e costano alle casse dello Stato 57,5 milioni di sterline.
Sul fronte microchip non tutti sono però d’accordo. Lord Renton di Mount Harry, ex sottosegretario Conservatore, ha chiesto al governo di pensarci due volte prima di rendere obbligatorio l’uso dei chip perchè alcuni cani “reagiscono male” alla procedura d’impianto. “E’ quindi ovvio che chi non riesce a controllare in nessun modo il suo cane non dovrebbe possederne uno”, ha tagliato corto.
Il microchip obbligatorio si renderebbe comunque necessario anche per gestire una sorta di emergenza dovuta alla Grande Crisi Economica. Secondo diverse associazioni il numero di animali abbandonati, perchè i proprietari non possono più mantenerli, è infatti aumentato da quando la locomotiva britannica si è fermata. La RSPCA ha ad esempio ricevuto l’anno passato 28mila telefonate di segnalazione: un aumento di un terzo nel giro di cinque anni. Anche noi in Itakia ne sappiamo qualcosa. Ogni anno il numero dei cani abbandonati, magare per andare in vacanza, è spaventoso.
L’impatto della recessione britannica, se prolungata, potrebbe allora essere ancor più dannoso visto che, stando all’ultimo censimento, nel Regno Unito ci sono 8,3 milioni di cani, la metà dei quali senza microchip. Un portavoce del ministero dell’Ambiente ha quindi confermato al Daily Telegraph: “Il pacchetto finale di misure affronterà il tema dei padroni irresponsabili e migliorerà gli standard in genere. Per questo abbiamo preso in considerazione l’opzione del chip obbligatorio”.