LONDRA, GRAN BRETAGNA -Dalle Falkland a Gibilterra, da Sant’Elena ad Ascensione: nei territori spesso contesi dell’ex impero britannico il governo di David Cameron sta meditando di creare oasi faunistiche marine con l’intento dichiarato di salvare dalla quasi certa estinzione specie preziose di pesci.
L’iniziativa, di cui da’ notizia il Times, sara’ discussa in giugno al vertice Onu sulla Terra: se andra’ in porto, l’un per cento circa degli oceani diventerebbero off limits per le reti dei pescherecci commerciali creando una vasta rete di ‘parchi nazionali’ in tutto il globo con il mandato fermare il sistematico saccheggio delle risorse del mare.
Dal merluzzo della Patagonia e il granadiere gigante che nuotano attorno alle Falkland al pesce farfalla della napoleonica Sant’Elena, dal ‘cherubino’ dell’isola di Ascensione ai tonni di Gibilterra che di recente hanno fatto snobbare alla Regina Sofia di Spagna la cena del Giubileo di Elisabetta al castello di Windsor, i territori dell’ex impero di Sua Maesta’ potrebbero diventare per la fauna ittica piu’ a rischio la speranza estrema di sopravvivenza.
Trasformare il mare delle storiche colonie in parchi marini consentirebbe di ripopolarne le riserve faunistiche, incoraggiare il turismo e stimolare le economie delle isole, argomentano gli esperti prendendo spunto dalla Giornata Internazionale per la Biodiversita’. Ma una mossa descritta in nome del futuro del Pianeta presenta complicazioni dal punto di vista politico: creando parchi nazionali sottomarini attorno alle reliquie superstiti dell’ex impero il governo Cameron riaffermerebbe la sovranita’ su territori contesi senza muovere una nave da guerra.
E la recente disputa tra Londra e Buenos Aires nel trentennale della guerra per le Falkland/Malvinas cosi’come il contenzioso con la Spagna su Gibilterra sono la prova che il colonialismo britannico ha aperto strappi difficili da ricucire. La settimana scorsa, su consiglio del premier spagnolo Mariano Rajoy, la regina Sofia ha dato forfait alle celebrazioni per i 60 di regno della sovrana inglese dopo il sequestro da parte della Marina britannica di alcuni pescherecci spagnoli che avevano gettato le reti sotto la Rocca.
La disputa tra Spagna e Gran Bretagna e’ antica e risale al 1713, quando Madrid cedette la Rocca agli inglesi. Motivo per cui nessun rappresentante della famiglia reale spagnola ando’ al ‘matrimonio del secolo’ tra il principe Carlo e Lady Diana, che poi nel 1981 trascorsero proprio nella contesa Gibilterra parte della luna di miele.