Giappone: a Fukushima scoperta una perdita d'olio in mare

TOKYO – Una perdita di olio in mare è stata scoperta oggi di fronte alla disastrata centrale nucleare di Fukushima in prossimità dei reattori 5 e 6, gli unici del sito stabilizzati in stato di arresto a freddo.

Secondo quanto annunciato dalla Tepco, il gestore dell'impianto, la fuga è stata rilevata questa mattina da un tecnico durante i controlli di routine nell'area del porto antistante la centrale, dove è stata confermata la presenza di un manto oleoso in un raggio stimato di 200-300 metri.

Davanti ai reattori 5 e 6 sono presenti due cisterne per l'olio pesante, le cui tubazioni si suppone siano state danneggiate dal sisma/tsunami dell'11 marzo. Secondo l'Agenzia per la sicurezza nucleare nipponica, al momento la fuoriuscita appare limitata all'area interna, e il suo impatto nelle acque oltre i frangiflutti dovrebbe essere "estremamente limitato".

Il titolare dell'impianto sta adesso svolgendo le rilevazioni per capire l'entità della perdita, mentre sono già stati avviati i lavori per installare una barriera in modo da impedire all'olio di riversarsi in mare aperto.

A poca distanza dai reattori 5 e 6, intanto, prosegue l'allerta per l'aumento del livello dell'acqua nelle unità 1-3, in scia alle forti piogge registrate nei giorni scorsi: nell'edificio che ospita il reattore 1, in particolare, il livello di acqua radioattiva accumulatosi nel sottosuolo ha raggiunto i sei metri di altezza, con un incremento di 37 centimetri in 24 ore, aumentando il rischio di nuove fughe di liquido contaminato nell'area dell'impianto.

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Alessandro Avico