PARIGI – ”La situazione nella centrale nucleare giapponese di Fukushima rimane altamente imprevedibile. Lavoriamo per evitare che non peggiori. Dobbiamo essere estremamente vigilanti”: l’allarme viene dal premier nipponico in persona, Natoto Kan
A due settimane da sisma e dallo tsunami che, lo scorso 11 marzo, hanno devastato il nord-est del Paese provocando più di 10mila vittime accertate e oltre 17mila dispersi, il fiero Giappone è costretto a chinare la testa e ad ammettere di non avere alcun controllo sulle fughe radioattive.
L’operatore della centrale di Fukushima, Tokyp Electric Power (Tecpo), ha ammesso oggi che le operazioni di raffreddamento dei reattori con cannoni ad acqua e i lavori di ripristino delle pompe ad acqua elettriche avanzano lentamente lentamente a causa della pericolosità del sito.
Ieri, 24 marzo, due tecnici sono stati ricoverati in ospedale dopo aver subito una grave esposizione ad acqua con materiale radioattivo pari a 10.000 volte il livello normale presso l’edificio della turbina collegata al reattore n.3, alimentato dal mox, combustibile misto uranio-plutonio. La Tepco ha avvertito inoltre che la vasca del reattore n.3 della centrale, che contiene barre di combustibile, potrebbe essere danneggiato.
Oggi, invece, acqua altamente radioattiva, pari a 10.000 volte i livelli normali, è stata rilevata nei quattro reattori più problematici della centrale. Lo riporta l’agenzia Kyodo, citando la Tepco, secondo cui ci sono vasche di 40-150 cm di profondità con acqua tossica.
Tepco ha reso noto che ha iniziato oggi a riversare acqua dolce nei reattori n.1 e n.3, quelli che hanno mostrato segnali più critici nelle ultime ore, allo scopo di migliorare l’efficienza del raffreddamento, anche se l’acqua radioattiva è stata trovata in entrambi e in quelli n.2 e n.4.
Gli ultimi sforzi per portare sotto controllo i reattori puntano a prevenire che il sale cristallizzato dell’acqua marina finora utilizzata possa corrodere le strutture di contenimento e formare una crosta sulle barre di combustibile, fungendo quasi da isolante rispetto alla circolazione di acqua liscia, diminuendo cosi’ l’effetto del raffreddamento.
La Cnn ha riferito che, secondo Hidehiko Nishiyama, un dirigente dell’Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese, il livello di radioattività nella vasca di contenimento del reattore 3 di Fukushima è 10mila volte più alto del normale. L’acqua della vasca indica – ha detto Nishiyama – ”una qualche fuga” di radioattività dal ‘nocciolo’ del reattore.
Secondo esperti nucleari americani interpellati dalla CNN, ”è molto probabile” che si sia prodotta nel reattore una rottura ”seria”, e che vi sia una fuga radioattiva nell’acqua della cisterna.
Secondo l”IRSN, l’Istituto di radioprotezione e di sicurezza nucleare, la situazione alla centrale giapponese di Fukushima, ed in particolare ai reattori numero 1, 2 e 3, che non sono stati ancora alimentati, ”resterà precaria ancora per settimane o mesi’‘.
In particolare, è indicato in un comunicato, l’IRSN punta il dito contro ”la presenza massiccia di sale nelle vasche e nella cinta” dei reattori, dopo che ingenti quantità di acqua di mare sono state versate sui reattori per raffreddarli. ”Questo stato di incertezza potrebbe durare settimane o mesi”, scrive l’IRSN, ricordando che ”resta difficile attuare dei sistemi stabili di evacuazione” del calore residuo del combustibile nucleare. Il sale, spiega l’IRSN, puo’ causare la corrosione di alcune parti del reattore o bloccare delle valvole. La cosa e’ ”molto preoccupante”, secondo l’IRSN, per lo stato in cui si trovano i tre reattori.
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