ROMA, 28 NOV – ''La mia esposizione alle radiazioni? Ha raggiunto un certo livello''. Masao Yoshida, 56 anni, direttore della centrale di Fukushima che oggi ha lasciato l'incarico per problemi di salute, evito' cosi' di rispondere ai giornalisti sulla sua situazione personale il 12 novembre scorso durante una conferenza stampa all'interno della centrale, teatro a marzo di un incidente senza precedenti nella storia del nucleare giapponese.
Oggi, rende noto la Tepco, la societa' che gestisce Fukushima, Yoshida ''e' in ospedale'', e al suo posto arrivera' dal primo dicembre Takeshi Takahashi, 54 anni, un esperto nella gestione del nucleare.
''Abbiamo pensato diverse volte che saremmo morti tutti'', aveva rivelato Yoshida conversando con i giornalisti, ammettendo che lo staff dell'impianto non sapeva inizialmente cosa stesse succedendo ai reattori, inclusa l'esplosione di idrogeno al reattore N.1 del 12 marzo, il giorno dopo il sisma e lo tsunami che avevano colpito il Paese.
''Mentre i lavoratori feriti tornavano, abbiamo pensato che le radiazioni si sarebbero potute propagare, e la situazione andare fuori controllo. C'era stata anche una esplosione al reattore N.3 e non potevamo pompare acqua nel reattore N.2. Abbiamo pensato che la fusione del nocciolo poteva accelerare, decretando la fine del nostro mondo'', ha raccontato ancora l'ex direttore.
A novembre scorso, sottolineando che la situazione era oramai normalizzata, aveva pero' messo in guardia sul livello di radiazioni: ''Sono ancora estremamente alte, e rappresentano ancora un pericolo''.
Ora Yoshida e' in ospedale, alla Tepco rifiutano di dire perche': ''sono dati personali''. E' certo pero' che la diagnosi e' molto recente: una anomalia "e' stata riscontrata durante i controlli dell'altro giorno – ha scritto lo stesso direttore ai suoi collaboratori prima di lasciare -. Non ho altra scelta che ricoverarmi molto presto e sottopormi a un trattamento''.
L'esposizione da radiazioni, che potrebbe dare luogo nel medio e lungo termine a gravi malattie, e' un tema che ancora scotta in Giappone. I danni all'agricoltura sono immensi e le autorita' cercano, senza grande successo, di rassicurare la popolazione.
Ma non mancano gli incidenti: solo due giorni fa, al noto presentatore tv Otsuka Norikazu e' stata diagnosticata una grave forma di leucemia. Con la sua assistente aveva consumato in diretta tv un piatto di spaghetti di riso e verdure prodotto nella prefettura di Fukushima, per dimostrare che non c'era pericolo di contaminazione. Forse quel pasto non c'entra nulla con la sua malattia, ma certo e' stato un brutto colpo per l'opinione pubblica. Come rischia di essere la malattia 'misteriosa' dell'oramai ex direttore della centrale.