GENOVA – Le correnti marine hanno portato
la radioattivita' da Fukushima alle coste canadesi attraverso
l'oceano e le comunita' di pescatori nordamericani sono in
rivolta. Lo denuncia a Slow Fish a Genova il vicepresidente di
Slow Food Giappone, Masayoshi Ishida, che evidenzia gli effetti
disastrosi dello tsunami, gia' letale molte comunita' costiere
dell'area di Fukushima.
Ishida, che ha i genitori originari dell'area colpita dal
dramma nucleare, e' In Italia per seguire Slow Fish e una
manifestazione florovivaistica a Roma: ''la parte piu' difficile
per le comunita' costiere arriva ora – spiega -. L'emergenza
viene superata anche grazie agli aiuti economici arrivati
dall'estero, ora e' il tempo di guardare avanti modificando le
nostre abitudini''.
''I piccoli pescatori stanno cercando di superare lo choc di
vedere la costa modificata dallo tsunami, di osservare penisole
spostate di chilometri o arcipelaghi rimasti in parte sommersi –
spiega il vicepresidente di Slow Food Giappone -. Il terremoto
ci ha messo di fronte a una realta' drammatica ma gia' prima
erano evidenti i segni dello stress. Bisogna fermare la pesca
intensiva e tutelare la piccola pesca costiera per il bene di
tutte e in particolare delle generazioni future''.