TOKYO, 28 LUG – Il Giappone ha esteso il divieto di vendita di carni bovine alla prefettura di Miyagi a causa degli alti livelli di radioattivita' rilevati.
In base alle stime del ministero dell'Agricoltura, quasi 3.000 capi di bestiame sono stati alimentati con foraggio (fieno o paglia di riso) contaminato dalle radiazioni sprigionate dalla disastrata centrale nucleare di Fukushima, duramente colpita dal sisma/tsunami dell'11 marzo scorso.
Dopo il bando della vendita del 19 luglio sulla carne proveniente dalla prefettura di Fukushima a seguito dei primi casi di radioattivita' trovati in una fattoria di Minamisoma, citta' appena fuori della 'no-entry zone', il governo ha deciso di applicare la misura alla vicina Miyagi, dove almeno sei animali hanno registrato alti livelli di cesio.
''Continueremo a raccogliere informazioni e a valutare la sicurezza del cibo nel modo piu' completo possibile'', ha assicurato il capo di gabinetto, Yukio Edano, in merito all' estensione ad altre prefetture dove sono in corso analisi.
La carne contaminata e' stata venduta a partire da fine marzo e servita in ristoranti, mense scolastiche e persino nei 'bento' (il tradizionale pasto a sacco, immancabile nei viaggi fatti nei treni ordinari o in quelli proiettile-shinkansen) o acquistate al dettaglio dai consumatori.
Nel tentativo di rassicurare l'opinione pubblica, le autorita' sanitarie di Tokyo hanno escluso l'ipotesi di conseguenze per la salute se i consumi sono stati circoscritti a poche volte. Con il divieto di vendita di alcune verdure, latte, latticini, funghi, alcuni pesci d'acqua dolce e perfino il tè verde contaminati e provenienti da diverse aree, non solo da Fukushima, il governo ha annunciato in settimana un piano per comprare e bruciare la carne radioattiva.
