Terremoto in Giappone, tre morti. Perdita di acqua radioattiva dalla centrale di Onagawa

TOKYO – Tre persone sono morte e oltre 100 sono ferite nel potente sisma di magnitudo 7.4 registrato ieri, 7 aprile, nel nordest del Giappone, con epicentro nella prefettura di Miyagi. Lo riferisce la tv pubblica la Nhk.

Citando l’Agenzia per la gestione delle catastrofi, la Nhk ha parlato di una donna di 63 con problemi respiratori e di due uomini, uno di 79 e un altro di 85 anni, della prefettura di Miyagi,mentre il bilancio dei feriti ammonterebbe ad un centinaio.

L’Agenzia per la sicurezza nucleare ha detto che nessuna centrale del nordest del Giappone interessata dal sisma aveva subito danni e lo stesso personale di Fukushima n.1 era stato brevemente allontanato a titolo precauzionale per l’atteso arrivo di un’onda anomala di non meglio precisata entità, prima del ritorno alle attività programmate.

Circa 3,6 milioni di famiglie, secondo le prime stime, sono rimasti senza elettricità. Terremoto e tsunami dell’11 marzo, intanto, hanno superato il totale di 27.000 tra morti e dispersi, secondo la polizia nazionale.

Perdite d’acqua sono state rilevate dalla centrale di nucleare di Onagawa (prefettura di Miyagi) a seguito del terremoto di ieri. Lo ha detto la tv pubblica Nhk che, citando il gestore Tohoku Electric, ha aggiunto che non sono stati segnalati cambi nei livelli di radioattività.

Le perdite di acqua finora rilevate sarebbero 8-9, in prevalenza generate dalle vasche di raffreddamento del combustibile spento dei reattori n.1 e 2, con un potenziale quindi di radioattività. Tuttavia, il gestore Tohoku ha precisato che non c’è stato alcun cambiamento dei livelli di radiazioni all’esterno dell’ impianto.

L’Agenzia per la sicurezza nucleare ha detto non ci sono stati danni alla centrale di Fukushima n.1, dove il personale era stato brevemente allontanato subito dopo la scossa, nell’ incertezza sulla reale entità dell’allarme tsunami, prima del ritorno alle attività programmate. Oltre 3 milioni di famiglie, secondo le prime stime, sono rimaste senza elettricità. Terremoto e tsunami dell’11 marzo, intanto, hanno superato il totale di 27.000 tra morti e dispersi, secondo la polizia nazionale.

Il terremoto ha però causato blackout a impianti già fermi o di riprocessamento del combustibile nucleare esaurito nelle prefetture di Miyagi e Aomori, attivando i generatori di riserva. All’impianto di Onagawa (Miyagi), già sospeso, due unità su tre di alimentazione esterna non sono entrate in funzione, mentre l’elettricità è stata interrotta al reattore n.1, fermo per manutenzione, della centrale di Higashidori (Aomori), richiedendo l’attivazione dei generatori di riserva, ha spiegato l’operatore Tohoku Electric Power. A Rokkasho, prefettura di Aomori, l’alimentazione esterna è stata interrotta alla struttura di riprocessamento del combustibile nucleare esaurito della Japan Nuclear Fuel.

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Maria Elena Perrero