Greenpeace: da Londra a Rotterdam la doppia protesta degli ambientalisti

Una ventina di militanti dell’organizzazione ecologista Greenpeace sono ancora appollaiati sul tetto del Parlamento di Westminster, a Londra, dove erano saliti domenica, inizialmente in 55, per chiedere maggiore impegno nella lotta in favore del clima. Nella notte oltre 20 manifestanti del gruppo sono scesi dallo storico palazzo nel pieno centro della capitale britannica e sono stati immediatamente arrestati dalla polizia.

Greenpeace ha scelto l’originale protesta in occasione del rientro dei parlamentari britannici dalla pausa estiva e per presentare un manifesto in 12 punti che chiede innanzitutto di adoperarsi per far cessare le emissioni di gas serra entro il 2030. I manifestanti che sono rimasti sul tetto di Westminster hanno innalzato un cartello con la scritta “Cambiate politica, salvate il clima”.

Un’altra protesta dei militanti di Greenpeace è avvenuta anche a Rotterdam, dove la polizia olandese ha arrestato domenica una ventina di attivisti che hanno impedito a tre navi di attraccare nel porto. La protesta era contro l’uso di carbone per la produzione di energia.

Secondo il portavoce della polizia Remco Spaninxs, utilizzando alcune imbarcazioni i militanti dell’organizzazione ambientalista hanno hanno steso un lungo cavo in mare aperto ed hanno così reso impossibile l’accesso al porto. Il portavoce ha anche detto che gli arresti sono scattati dopo una serie di inviti a interrompere il blocco da parte delle forze di sicurezza.

Una delle navi fermate pare stesse trasportando proprio carbone. Greenpeace ha fatto sapere che l’azione aveva lo scopo di convincere il premier olandese Jan Peter Balkenende a prendere una posizione decisa contro l’impiego del carbone per la produzione di energia alla Conferenza sui mutamenti climatici prevista per il prossimo dicembre a Copenaghen.

“L’uso del carbone nella produzione di energia è la maggiore fonte di emissioni di C02 e il principale responsabile dei cambiamenti climatici”, ha spiegato l’organizzazione sul suo sito Internet.

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Sandro