TARANTO – ”Abbiamo sollevato un conflitto di attribuzioni, ma non c’è nessuno scontro. Chiediamo un contributo di chiarezza. Chi meglio della Consulta può darlo?”. Lo ha detto il procuratore di Taranto, Franco Sebastio, riferendosi al ricorso presentato dalla Procura contro il decreto legge sull’Ilva.
“C’e’ una situazione di dubbio – ha aggiunto Sebastio – e chi la può risolvere? Il magistrato no di certo, e neppure il politico. E’ una richiesta di chiarimenti, poi si vedrà”.
Frena gli animi il procuratore di Taranto che sminuisce così il conflitto tra magistratura tarantina e governo in atto da tempo: le norme salva Ilva, non sono andate per niente giù alla procura di Taranto che, per difendere il proprio operato, ha puntato sul conflitto d’attribuzione tra poteri dello Stato.
I magistrati hanno deciso di agire, inviando il ricorso alla Consulta, impugnando così il decreto legge che provocherebbe, secondo i magistrati inquirenti, “ingerenze” nella sfera di esercizio delle funzioni della magistratura indicate nella Costituzione.