Soprattutto per i 60 e passa milioni di abitanti del Regno Unito di Gran Bretagna, ma non solo, il tè è una istituzione che ha resistito ai secoli e che ancora oggi si può definire la bevanda nazionale.
Gli vengono addirittura attribuite qualità terapeutiche: se un nipotino ha mal di pancia, la nonna amorevolmente gli dice ”have a cup of tea, it’ll do you good” (bevi una tazza di tè, ti farà bene).
Ad una variabile ora del pomeriggio c’è il tea time, e non di rado l’high tea, una sorta di cerimonia condita con tè e tramezzini al cetriolo.
Immaginatevi la disperazione di questi accaniti appassionati della bevanda (che sono sparsi un pò in tutto il mondo, tranne negli Stati Uniti, dove l’infuso è spesso considerato una bizzarria britannica) quando si è diffusa la mesta notizia che, beh, il tè proveniente dall’India, tra i principali produttori, non è più quello di una volta. Apriti cielo.
Cosa è successo? E successo che per via dei cambiamenti climatici il tè prodotto in alcune regioni indiane, come quella nord-orientale dell’ Assam, da sempre produttrice di quel tè scuro, robusto e aromatico che in Gran Bretagna si vende come breakfast tea, ha perso parte del suo aroma e del suo inconfondibile sapore.
L.P. Chaliha, un assaggiatore di tè professionista, ha dichiarato all’Associated Press: ”Un tempo le foglie dell’Assam davano una tazza di tè forte e vivace. Ora non più”. Rajib Barooah, un coltivatore di Jorhat, il principale distretto produttore di tè dell’Assam, è daccordo con l’esperto.
”Il forte sapore del nostro tè si è indebolito. E siamo tutti preoccupati perchè questa particolarità era la ricercata caratteristica del tè dell’Assam”. I produttori non sono rimasti con le mani in mano. Si sono riuniti ed hanno chiesto al governo indiano di finanziare studi e ricerche per accertare come i cambiamenti climatici hanno rovinato il loro tè.
L’Assam produce il 55 per cento del raccolto di tè in India, che a sua volta fornisce il 31 per cento su scala globale. Ma la produzione della regione è sensibilmente diminuita, e i coltivatori temono che continuerà a diminuire per l’aumento delle temperature ed i cambiamenti nell’andamento delle piogge.
Ma non sono solo i coltivatori di tè indiani ad essere preoccupati per il cambiamento del sapore del loro prodotto a causa dei mutamenti climatici. Più o meno nella stessa situazione sono i viticoltori francesi, che assistono impotenti all’impoverirsi del sapore e del contenuto alcolico dei loro vini, e temono che il cambio del clima possa favorire la concorrenza dei Paesi dell’Europa settentrionale.