India: scarti radioattivi in zona artigianale, panico e intossicati a Nuova Delhi

Si è scatenato il panico in una zona artigianale di New Delhi a causa della presenza di materiale radi in un negozio di scarti metallici.Cinque persone, dopo aver toccato un “misterioso oggetto fosforescente” hanno accusato un malore e sono state ricoverate in ospedale con gravi lesioni dovute all’esposizione con un alto livello di radioattività.

L’area è stata isolata dalla polizia e sono stati chiamati esperti in decontaminazione nucleare che con dei contatori Geiger hanno setacciato ogni negozio e casa per verificare la presenza di altre sostanze nocive. La zona di Mayapuri, a est della capitale indiana, è uno dei principali centri del riciclaggio dei rifiuti elettronici.

La vicenda delle contaminazioni ha avuto inizio qualche giorno fa quando Deepak Jain, il proprietario del laboratorio, ha accusato vomito, capogiro e una forte irritazione cutanea su tutto il corpo dopo aver toccato il materiale sospetto proveniente da un ospedale e conservato in un armadio. L’uomo è stato quindi portato all’ospedale dove sono poi giunti anche i suoi quattro dipendenti. Dopo aver diagnosticato una forte contaminazione da radiazioni, i medici hanno avvertito il Dipartimento di energia atomica che ha inviato sul posto una squadra di scienziati del Centro di ricerca atomica Bhaba (Barc).

Il materiale è stato esaminato e identificato come cobalto 60, sostanza radioattiva usata negli ospedali per la chemioterapia. La sostanza era stata probabilmente acquistata dall’ignaro commerciante insieme agli altri scarti da riciclare. Nella zona industriale di Mayapuri vivono e lavorano decine di migliaia di persone che, a mani nude e senza nessuna precauzione, smantellano e fondono tonnellate di scarti di computer, televisioni, elettrodomestici e altri macchinari che spesso contengono sostanze altamente tossiche per la salute.

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Emiliano Condò