ROMA – La riduzione del livello dei ghiacci nell'Artico sarebbe la causa dell'aumento di nevicate nell'emisfero Nord durante l'inverno. Secondo un modello sviluppato dai ricercatori dell'Istituto statunitense di Tecnologia della Georgia e l'Accademia delle Scienze cinese la riduzione del 29,4% dei ghiacci artici in autunno, registrata dal 1979, provoca un'alterazione della circolazione atmosferica che spinge masse di aria polare verso i continenti.
Secondo lo studio pubblicato sulla rivista dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (Pnas) le anomale precipitazioni nevose registrate in questi anni in buona parte di Nord America, Europa e Asia orientale, sarebbero strettamente legate al riscaldamento della regione Artica.
Analizzando i dati relativi allo scioglimento dei ghiacciai marini del polo Nord, pressione, temperatura e umidita', i ricercatori hanno prodotto una serie di simulazioni matematiche dei cambiamenti climatici tra il 1979 e il 2010, evidenziando come la riduzione del ghiaccio abbia provocato l'indebolimento dei venti che soffiano dal Canada, attraverso l'Atlantico del Nord, verso l'Europa.
Questa diminuzione del flusso d'aria favorirebbe facili e frequenti incursioni di aria molto fredda, normalmente confinata al polo, verso l'Europa provocando grandi aumenti delle precipitazioni nevose, come quelle avvenute in questi anni anche in Nord America.
