ROMA, 14 LUG – Leoni, lupi, leopardi, squali, ovvero i grandi predatori del pianeta, stanno drasticamente diminuendo, al punto che e' in atto la 'sesta estinzione di massa'' nella storia della Terra: l'allarme e' stato lanciato su Science da un gruppo di ricerca internazionale coordinato da Jim Estes, dell'universita' della California a Santa Cruz.
Secondo i ricercatori si tratta del ''piu' profondo impatto che l'uomo abbia mai avuto sulla natura''. Lo studio ha analizzato le ricerche piu' recenti sugli ecosistemi e rileva che gli effetti del declino dei predatori sono catastrofici e a cascata su tutti gli ecosistemi. Per esempio, aumentano le specie invasive, si diffondono malattie infettive, avvengono cambiamenti nel suolo, nella qualita' dell'acqua, nella vegetazione e nell'atmosfera, con la diminuzione per esempio del sequestro di anidride carbonica.
Responsabile del declino dei predatori, secondo lo studio, sono la caccia e la frammentazione degli habitat. Le perdite sono drammatiche anche nella popolazione dei grandi erbivori come gli elefanti e i bisonti. Il declino di quegli animali che si trovano in cima alla catena alimentare, fanno notare i ricercatori, e' ''maggiore di quanto ritenuto finora'' ed ha innescato negli ecosistemi una catena di effetti che si trasferiscono ai livelli piu' bassi della catena alimentare distruggendo severamente molte altre specie sia vegetali si animali.
