La mozione D’Alì, infatti, chiede che il governo si adoperi per una revisione degli accordi previsti dal pacchetto Ue su clima-energia, il ’20-20-20′, cosi’ chiamato perché’ si fissavano per il 2020 l’obiettivo della riduzione del 20% delle emissioni europee di Co2, e un aumento del 20% dell’efficienza energetica.
Nel testo, reperibile sul sito del Senato, si legge: “la mozione impegna il governo ad intervenire con urgenza presso la Commissione europea ed anticipatamente presso i Paesi partecipanti al G8 (eventualmente anche a quelli partecipanti al G8 + 5 e al G20) per segnalare come una parte consistente e sempre più crescente di scienziati studiosi del clima non creda che la causa principale del peraltro modesto riscaldamento dell’atmosfera terrestre al suolo finora osservato (compreso fra 0,7 e 0,8 °C) sia da attribuire prioritariamente ed esclusivamente all’anidride carbonica di emissione antropica”.
Secondo i senatori che hanno firmato la mozione, le “tesi catastrofiste basate sui contenuti dei rapporti Onu-Ipcc e di alcuni studiosi inglesi, alle quali gli altri governi si sono criticamente accodati condividendo l’analisi, oggi si rivelano errate e non sufficientemente supportati dal dato scientifico”.
Antonio D’ali’, senatore del Pdl e primo firmatario della mozione ha espresso soddisfazione, giudicando che ”l’approvazione in aula della mozione di maggioranza (Pdl-Lega) e di quella dell’Udc è un segnale positivo dell’attenzione che il Senato presta alle politiche ambientali con particolare riferimento ai cambiamenti climatici, all’accordo del 20-20-20 e all’investimento equilibrato sulle fonti di approvvigionamento energetico”.
Colpo di teatro di Rutelli. La discussione al Senato è stata caratterizzata dal ‘coup de theatre’ di Francesco Rutelli: il leader di Alleanza per l’ Italia ha presentato un testo interamente e letteralmente ricavato dal documento conclusivo del vertice G8 de L’Aquila. Né il governo, né la maggioranza se ne sono accorti: Laura Ravetto, sottosegretario per i rapporti col Parlamento, si è rimessa al voto dell’Aula, e si è dichiarata contraria a tre punti della mozione Rutelli. Intervenendo in Aula, Rutelli ha poi svelato la trappola, leggendo i paragrafi, varati in prima persona da Berlusconi nel summit con Obama e gli altri leader mondiali: tutti e tre i paragrafi precisamente trascritti nella sua mozione.