
MILANO – Addio lampioni dalle luci gialle e calde, le luci al Led arrivano in città. Da Milano a Cagliari sempre più Comuni scelgono di passare alle luci al led, dal colore bianco e dal risparmio energetico elevato.
Considerato che l’illuminazione costa allo Stato circa 2 miliardi di euro l’anno, come spiegato dal commissario alla spending review Carlo Cottarelli, le luci a led porterebbero un risparmio non indifferente.
“Se la sostituzione delle lampade venisse estesa a tutto il paese, farebbe la gioia di qualsiasi commissario alla spending review, considerato che l’illuminazione pubblica (come spiegato dallo stesso Cottarelli) ci costa 2 miliardi all’anno”.
Italo Rota, architetto e artista che lavora spesso con le luci artificiali, spiega a Luca de Vito su Repubblica:
“«Oggi il nostro occhio è regolato con gli schermi video, si tratta di un’evoluzione che va di pari passo con la percezione. E poi i led restituiscono colori più autentici perché hanno una gamma molto più ampia del sodio»”.
D’altronde le luci a led sono a basso consumo e rappresentano un risparmio non indifferente:
“da Catanzaro a Venezia, passando per Bologna, Milano, Cagliari. Il primato italiano — ma sarebbe meglio dire «mondiale» — spetta a Torraca, piccolo comune del Cilento che nel 2008 è stato il primo a convertirsi ai led. Con un investimento da 180 mila euro, ha rinnovato 600 lampioni e la bolletta è passata di colpo da 45mila a 18mila euro all’anno. «Dopo sei anni — racconta Daniele Filizola, ex sindaco — è stato un grande successo, abbiamo raggiunto tutti gli obbiettivi. Per non parlare del turismo: sono venuti da tutto il mondo a vedere Torraca illuminata dai led»”.
Sono molti ormai i Comuni che hanno dato il via al passaggio:
“«È un pallino che ho da tempo — sorride Giuseppe Tomarchio, city manager del capoluogo lombardo — ma sono i numeri a darmi ragione: abbiamo 142mila punti luce, con il passaggio ai led spenderemo in bolletta 29 milioni di euro all’anno, contro i 42 attuali. Un risparmio netto del 31 per cento»”.
E tra le città c’è anche Bologna, che sostituirà a breve 32 mila dei suoi 45mila lampioni:
“«Su un totale di 2,1 milioni di punti luce che gestiamo in tutta Italia — spiega Emanuele Sguazzi di Enel Sole — quelli a led oggi sono 190 mila». E se persino Venezia — dove l’arredo urbano è materia spinosa — ha fatto arrivare i led in piazza San Marco, la trasformazione estetica sembra ormai accettata di buon grado”.
Una tecnologia che non solo aiuta l’ambiente, ma permette anche il risparmio per le amministrazioni. Gianni Forcolini, ricercatore in Lighting Design al Politecnico di Milano, spiega a Repubblica:
“«L’unico aspetto da tenere in considerazione è che si tratta di componenti elettronici e come tutti gli apparecchi di questa natura, devono essere di buona fattura. Inoltre, quando c’è da cambiarli non è come svitare delle lampadine, ma serve almeno un elettricista». Quindi, se rivoluzione dev’essere, che rivoluzione sia. Ma con un occhio alla qualità”.
