Il Veneto è nell’occhio dei satelliti CosmoSkymed dell’Agenzia spaziale italiana che hanno permesso di tenere sotto controllo l’evoluzione della disastrosa alluvione valutandone con precisione le caratteristiche.
Come dimostrato dalle due immagini elaborate e costruite con i dati dei quattro satelliti in orbita (l’ultimo lanciato la scorsa settimana) la dimensione del fenomeno è davvero eccezionale. I satelliti di CosmoSkyMed continuano a monitorare le aree della regione colpite per aiutare l’analisi dell’emergenza e la sua evoluzione.
L’Unità osservazione della Terra dell’Agenzia spaziale italiana e il team di Opera, Civil Protection from Flooding (OPerational Eo-based RAinfall runoff forecasting), progetto pilota destinato alla gestione del rischio alluvione – dall’inizio dell’emergenza atmosferica stanno fornendo le mappe satellitari.
“Anche in questa grave calamità che ha colpito il Veneto – sottolinea al Corriere della Sera il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Enrico Saggese – Cosmo-SkyMed ha mostrato le sue capacità di supporto determinante per interventi tempestivi, accurati e puntuali nelle operazioni di protezione civile. Il nostro sistema di Osservazione della Terra è diventato a livello nazionale e internazionale un vero strumento operativo per tutte le istituzioni specie negli scenari più critici. Il recente completamento con il lancio del quarto satellite, avvenuto lo scorso 5 novembre dalla base di Vandembergh in California, permetterà di avere servizi sempre più efficienti e rapidi”.
