L’unità di crisi americana che sovrintende alle operazioni legate all’emergenza marea nera ha comunicato che nel Golfo del Messico stanno per cominciare i test per la chiusura definitiva del pozzo Macondo. L’operazione, denominata Static Kill, prevede di ‘iniettare’ nel pozzo fango e cemento fino a cementarlo dall’interno. I test sono stati ritardati dopo che era stata riscontrata una perdita contenuta di petrolio dal ‘tappo’ messo il 15 luglio scorso. La perdita è stata fermata nel corso della notte.
 L’operazione e’ cominciata poco dopo le 15 locali – ha comunicato la BP – e dovrebbe durare almeno 24 ore, se non di più. In una nota diffusa intorno alle 16, ora locale, la BP precisa che l’avvio dell’intervento è stato deciso alla luce dei test effettuati in giornata, che hanno dato esito positivo.
 ”Alla luce dei risultati dei test, la BP ha cominciato a iniettare materiale (nel pozzo) nell’ambito della ‘static kill’. Obiettivo dell’operazione è quello di facilitare la chiusura e l’isolamento del pozzo. Questa misura completerà la messa in opera di pozzi di soccorso”.