Per fermare il “mostro” della marea nera nel Golfo del Messico, Washington si rivolge a chi di mostri ed effetti speciali, seppure finti, è un esperto: il regista James Cameron.
L’autore di Titanic, Alien II, Abissi e Avatar ha partecipato a una tavola rotonda di scienziati, ingegneri e oceanografi convocata dall’Environmental Protection Agency.
La presenza del regista nel pool di esperti ha provocato l’ironia dei media americani. “Stiamo colando a picco”, ha titolato il New York Post con una prima pagina che mostra il disgraziato Titanic che affonda nell’Atlantico.
“Per fortuna che c’è Cameron che viene in aiuto della presidenza Obama”, ha commentato la columnist del New York Times, Maureen Dowd, ironizzando sull’amaro destino del “candidato che camminava sulle acque” e che adesso è “travolto da una crisi sott’acqua”.
Non è chiaro quale aiuto Cameron possa dare allo sforzo in corso per fermare la marea. Il regista canadese è stato interpellato in quanto esperto di tecnologie sottomarine. Cameron è considerato un appassionato della materia al punto da avere una mini-flotta di sommergibili compatti, piattaforme da esplorazione e robot marini valutati 400 milioni di dollari che nei giorni scorso ha messo a disposizione di Bp.
Ma il colosso del greggio già possiede i modelli più sofisticati sul mercato e li sta impiegando da quasi sei settimane a 1.500 metri di profondità per fermare il fiotto di petrolio.
Con Cameron, l’Epa ha invitato alla tavola rotonda un altro canadese, Phil Nuytten, il pioniere delle esplorazioni sottomarine della Nuytco Research che ha costruito i sommergibili usati dal regista nel thriller del 1989 ‘Abissi’.
“Cameron era nella stanza e conosceva molti degli altri esperti presenti”, ha detto una fonte che ha descritto come “molto tecniche” le discussioni”.
La presenza di Cameron alla riunione dell’Epa ha segnato il secondo intervento di un big di Hollywood nel disastro della marea nera: qualche giorno fa la Bp ha messo alla prova la centrifuga ‘aspira-petrolio’ realizzata da una società della Louisiana che fa capo alla star di Waterworld, Kevin Costner, ma a quanto pare i risultati non sono stati finora soddisfacenti.