Il gruppo Transocean, leader mondiale delle trivellazioni in alto mare e protagonista dell’incidente che ha provocato la marea nera nel Golfo del Messico, ha registrato nel secondo trimestre utili in calo meno di quanto avevano previsto gli analisti a causa della piu’ grave perdita di petrolio della storia degli Stati Uniti.
Il gruppo, ha annunciato la Transocean in un comunicato, ha compensato con risarcimenti assicurativi la perdita della sua piattaforma Deepwater Horizon, affittata alla British Petroleum (Bp) e inabissatasi il 22 aprile. Transocean, gruppo di origine americana ma con sede a Zug, in Svizzera, ha visto l’utile del trimestre aprile-giugno contrarsi dell’11,3% a 715 milioni di dollari, ben più dei 569-579 milioni su cui contavano gli analisti finanziari.
Il risarcimento versato dai suoi assicuratori è ammontato a 267 milioni di dollari. Il gruppo, che pur ha tenuto oggi una conferenza stampa, non ha fornito maggiori dettagli sull’impatto dell’incidente sui propri conti.