Marea nera, Bp ammette il fiasco Top Kill

Lo aveva annunciato il New York Times: “Top Kill non funziona”. Ora anche British petroleum ammette il suo fallimento e abbandona il rimedio Top Kill dopo tre giorni e 35 mila barili di petrolio dopo l’inizio del pompaggio per cercare di arginare l’eco-disastro del Golfo del Messico.

“Siamo ovviamente delusi”, ha detto il controammiraglio della Guardia Costiera Mary Landry dopo che in una conferenza stampa a Robert in Louisiana Doug Suttles, il Chief Operating Officer della multinazionale del petrolio, aveva annunciato il nuovo fiasco.

La prossima avventura in cui si imbarcherà Bp si chiama Lower Marine Riser Package (LMRP), una ‘mini-valvola’ posizionata sopra quella più grande che non ha funzionato in aprile e collegata alla nave di appoggio in superficie. Così il colosso britannico spera di fermare il petrolio che fuoriesce ininterrottamente da 40 giorni.

La nuova battuta d’arresto – la terza dopo il fallimento della cupola e del ‘siringone’ – e l’annuncio del ‘piano D’ hanno chiuso una giornata contrassegnata da indignazione crescente. Proteste in Louisiana, proteste a New York: ipnotizzati dalla ‘spill-cam’, la telecamera che trasmette immagini del fiotto di greggio 24 ore su 24, gli americani fanno il conto alla rovescia mentre l’indignazione dilaga a vista d’occhio e a Washington il Dipartimento della Giustizia sta valutando azioni legali a carattere penale. A Manhattan ieri 200 manifestanti si sono imbrattati di finto petrolio fatto di cioccolata e vernice davanti a una pompa di benzina.

In Louisiana guida la polemica contro Bp, ma anche contro il governo federale, l’ex stratega di Bill Clinton James Carville: “La gente qui crede in quel che vede. Mi sembra che il presidente Obama sia più arrabbiato con i suoi critici che con Bp”, ha detto Carville, che è di New Orleans, guadagnandosi un rimbrotto del portavoce della Casa Bianca Robert Gibbs: “James non conosce i fatti”. Era da venerdi che negli stati del Golfo cresceva il pessimismo sull’esito di Top Kill, e anche adesso non ci sono certezze.

Secondo le autorità locali (smentite da Bp), la multinazionale del petrolio ha organizzato soccorsi da palcoscenico in occasione della visita di Obama su una spiaggia di Grand Isle, il Dipartimento della Giustizia ha mosso i primi passi verso un’azione penale contro Bp per i comportamenti prima e dopo il disastro.

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luiss_smorgana