Marea nera. Il governo Usa ignora gli aiuti offerti da dozzine di Paesi

L’amministrazione Obama e la BP sono al centro di critiche sempre più numerose perchè stanno ignorando le offerte straniere di equipaggiamento e facendo scarso uso dei pescherecci e dei volontari pronti a dare il loro contributo per ripulire la gigantesca macchia di petrolio che si allarga ogni giorno che passa nel Golfo del Messico.

Secondo quato riferisce l’Associated Press ci sono state finora 107 offerte di aiuto da parte di 44 Paesi, che vanno da assistenza tecnica alla fornitura di battelli scrematori e barriere meccaniche galleggianti. Molte di queste offerte sono pervenute settimane fa , ma solo un piccolo numero è stato accettato, mentre la maggioranza è ancora ”sotto esame”, secondo una lista diffusa dal Dipertimentodi Stato.

Inoltre, per ragioni che la BP non ha mai spiegato, molti pescherecci affittati per le operazioni di ripulitura sono inattivi. Un rapporto pubblicato da inquirenti della House Committee on Oversight and Goverment Reform su richiesta del deputato repubblicano Darrell Issa ha accertato un caso in cui il governo danese il 30 aprile offrì 4 scrematori che collettivamente possono filtrare 24 milioni di litri di acqua al giorno. Ci sono volute sette settimane prima che l’offerta venisse accettata.

Eppure ogni forma di aiuto dovrebbe essere benvenuta. Secondo stime governative, oltre 560 milioni di litri di petrolio sono sgorgati dal fondo del Golfo dall’esplosione della Deepwater Horizon il 20 aprile scorso.

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lgermini