Marea nera: ”Opzione atomica?” Washington si affretta a dire ”non se ne parla nemmeno”

Le chiacchere in proposito sono cominciate settimane fa tra gli ingegneri da poltrone chiusi in una stanza per tentare di escogitare, un brainstorming dopo l’altro, un modo per bloccare il torrente di petrolio che si sta riversando da sei settimane nel Golfo del Messico impestando le coste degli stati rivieraschi e avendo come prossimo, imminente obiettivo le spiagge con la sabbia più bianca del mondo: la Florida.

Non è dato di sapere chi, scrive il New York Times, ma uno degli ingegneri chiese la parola e con la massima calma formulò la sua proposta: ”Perchè non infiliamo una bomba atomica in quel maledetto pozzo e la facciamo finita una volta per tutte?” Il calore della bomba squaglierebbe la roccia circostante e una volta raffredata chiuderebbe la strada al petrolio.

Alcuni decenni fa l’Unione Sovietica, a quanto se ne sa, usò ordigni nucleari per tappare pozzi di gas naturale andati fuori controllo. ”Beh, è un’idea si dissero gli ingegneri. Se l’hanno fatto i russi perchè non provarci anche noi, che abbiamo tecnologie di gran lunga superiori?” L’idea della ”soluzione atomica” ha cominciato a circolare sempre meno segretamente, fino a quando Matt Simmons, un esperto energetico oltrechè banchiere, venerdi ha dichiarato all’agenzia Bloomberg che probabilmente l’unica cosa da fare è costruire un sistema d’arma atomica, calarlo in fondo all’oceano, infirlarlo nel pozzo farlo detonare e tutti i nostri guai sarebbero finiti”.

A Simmons, che ha dichiarato a Bloomberg di avere il consenso ”di tutti i migliori scienziati”, ha fatto eco il giornalista della Cnn John Roberts, il quale, sulla falsariga dei promotori della ”soluzione atomica”, ha detto con semplicità: ”Scaviamo un buco vicino al pozzo, buttiamoci dentro una bomba atomica e chiudiamo il torrente di petrolio”.

Dopo gli svariati fallimenti della BP nel bloccare la fuoriuscita di greggio – anche l’ultima pensata non sta andando troppo bene – il chiacchericcio atomico si è diffuso al punto che il governo federale non ha potuto fare a meno di prendere posizione.

Stephanie Muller, una portavoce del ministero dell’Energia, ha convocato una conferenza stampa per chiarire come stanno le cose. Nè il segretario all’Energia Steven Chu, nè alcuna altro con responsabilità governative ha mai avuto la seppur remota idea di una esplosione nucleare sotto le acque del Golfo del Messico, ha affermato. E per rendere ancor più chiaro il pensiero del segretario all’Energia ha aggiunto: ”L’opzione nucleare non è, e non è mai stata, presa in considerazione”. Il commento di un alto funzionario della Casa Bianca, riferendosi ai promotori dell’opzione atomica, è stato: ”Sono pazzi”.

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lgermini