Marea nera. Premi riassicurazioni aumentano del 50% per le perdite

Le compagnie di riassicurazioni hanno aumentato i premi del 50% in seguito alle perdite, che potrebbero toccare i 3,5 miliardi di dollari, subite dall’ industria assicurativa a causa del disastro della piattaforma Bp nel Golfo del Messico. Lo riferisce un rapporto del Moody’s Investor Service.

Le perdite per gli assicuratori causate dall’incidente vengono previste tra l’1,4 e i 3,5 miliardi di dollari, ma sarebbero state ancora più alte se la Bp si fosse assicurata esternamente, e non si fosse auto-assicurata sui costi per la pulitura, come fanno quasi tutte le grandi aziende petrolifere. Bp ha usato l’assicuratore “captive” (al riparo cioé dalla concorrenza) Jupiter Insurance Ltd.

Ciò ha ridotto l’esposizione per i riassicuratori commerciali, rileva Moody’s, per il quale ci sarà un lungo periodo di azioni legali collegate alla fuoriuscita del petrolio. Secondo gli analisti, la catastrofe avrà un impatto significativo sulle coperture assicurative e riassicurative per operazioni offshore legate all’energia. Per le piattaforme in acque basse, i premi di riassicurazione sono già saliti del 15-25%, mentre per quelle in acque profonde arrivano già al +50%.

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