L’amministrazione Obama è così tornata sui suoi passi: il b31 marzo scorso, tre settimane prima della marea nera nel Golfo del Messico, aveva annunciato l’apertura all’esplorazione petrolifera di nuove zone al largo delle coste, una scelta ”difficile” che Obama aveva allora giustificato con la necessità di assicurare l’indipendenza energetica agli Stati Uniti. ”Abbiamo rivisto il nostro annuncio di marzo … per impiegare le nostre risorse verso zone dove sono già in vigore permessi di trivellazione”, ha detto Salazar.
Il blocco annunciato ieri non interessa la parte del golfo del Messico che è stata teatro della peggior marea nera della storia degli Usa, scatenata dall’esplosione di una piattaforma dell Bp il 20 aprile scorso a sud della Louisiana. Le trivellazioni potranno proseguire in questa zona, che conta decine di piattaforme in attività.