La Bp ha rimosso il tappo che chiudeva parzialmente la falla sul pozzo petrolifero che dal fondo marino continua a inquinare le acque del Golfo del Messico. In attesa di fissarne con i robot uno più grande, più pesante ed efficiente, il greggio ha ripreso a sgorgare a pieno volume: si calcola che fuoriescano fino a 60.000 barili giornalieri.
Ne danno notizia i media online Usa, mentre le telecamere piazzate sui robot che eseguono le operazioni a 1.500 metri di profondità trasmettono le immagini dal vivo sul web. Il nuovo tappo dovrebbe essere in grado di “catturare” dalla falla 25.000 barili di greggio al giorno contro i 15.000 di quello appena rimosso.
Ma intanto, fra un tappo e l’altro, 15.000 barili di petrolio in più vengono ora immesse in mare. Il tappo è stato rimosso alle 12:30 locali (le 19:30 italiane) di sabato 10 luglio, scrive il Washington Post, e a raccogliere il greggio supplementare ora è sul posto una nuova nave, la Helix Producer I, capace, secondo le informazioni del giornale, di aspirare fino a 25.000 barili al giorno.
Le operazioni – scrive il Post – sono frenetiche. Ma secondo il vicepresidente di Bp Kent Wells, citato dal Wp, “se tutto andrà liscio, perché navi supplementari (per rimuovere la marea nera dalla superficie) siano sul posto e un tappo più solido con guarnizioni più aderenti sia installato ci vorranno dai quattro ai sette giorni”.
Ecco le operazioni di rimozione e quello che sta accadendo in attesa del nuovo tappo: