Marea Nera. Tonnellate di fango rimosse dal pozzo, questa la causa del disastro

L’incidente alla piattaforma petrolifera Deepwater Horizon e la conseguente marea nera nel Golfo del Messico è stata provocata dalla rimozione, dal pozzo, di tonnellate di fango che avrebbero potuto evitare il dramma. Lo scrive oggi il principale quotidiano della Lousiana, il Times Picayune, secondo cui si tratterebbe della principale delle cause che hanno provocato l’incidente, con 11 morti nella distruzione della piattaforma e il rischio di danni ambientali senza precedenti.

Secondo il legale di uno dei sopravissuti all’esplosione, sia la Bp, cui appartiene il pozzo, sia la Transocean, la proprietaria della piattaforma, avevano iniziato a pompare fango dal pozzo per essere in grado di installare un cappuccio di cemento in fondo al pozzo. Così facendo hanno però indebolito il sistema, mentre la valvola di sicurezza non ha funzionato.

E’ bastata una scintilla a far scoppiare una bolla di gas, e quindi a incendiare e distruggere la piattaforma. Secondo un testimone citato dalla Abc, Dwayne Martinez, i sistemi di allarme della piattaforma non hanno funzionato, il 20 aprile, e a bordo è stato l’inferno. Un esperto sostiene infine che la valvola di sicurezza, il cosiddetto ‘blowout preventer’ era aperta, mentre avrebbe dovuto essere chiusa.

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